POV: quelle scrivanie che non trovavano coworker… ora, 5 anni dopo, sono il riferimento una piccola community nella community. Evviva!
A volte il Coworking ci sorprende.
Da 5 anni ci siamo lanciati con grande entusiasmo in questa nuova avventura.
Abbiamo compreso il valore della community, gestendo ogni coworker come un contatto prezioso, più che come un “cliente”.
Abbiamo imparato la gestione economica di un’attività che non avevamo mai svolto prima, traendone ottima soddisfazione (di certo, quando iniziammo, mai avremmo pensavato di arrivare a un Coworking sold-out di 1.400 mq!)
Abbiamo deciso di crescere, progressivamente ma in modo strategico, arrivando ad essere un vero punto di riferimento per l’ecosistema professionale e imprenditoriale di Torino.
Tutto di molta soddisfazione! Ma…
Ma c’è sempre stato un ma: ed è il punto di vista che vi raccontiamo oggi.
Il punto di vista di quelle poche scrivanie dell’open space che rimanevano un po’ così, senza coworker… fino a poche settimane fa.
Mentre, in questi 2.000 giorni di Coworking ed oltre, ci occupavamo di mille tipologie di servizi – dagli uffici alle sale meeting, dalle aule per i corsi di formazione agli incontri di networking, dalle feste alle presentazioni di libri, di tutto di più… – ogni volta che passavamo dall’open space del secondo piano ci chiedevamo:
Cosa deve succedere perché queste scrivanie trovino coworker?
C’è voluto infatti il suo tempo, ma…
…finalmente anche il nostro open space con le sue belle scrivanie indipendenti ha trovato la sua dimensione di community: ora il secondo piano è animato da una splendida energia positiva, grazie a una “community nella community”: i coworker dell’open space!
Grazie quindi ai nostri mitici…
- Mauro, sempre pronto alla battuta
- Matteo, galantuomo con una parola gentile per tutti
- Ernesto, che gestisce alla grande tempi e impegni
- Saverio, coworker ma anche… ex-coinquilino di Ernesto ai tempi dell’Università!
- Luca, che lascia la giacca a far la guardia alla postazione
- Alessandro, sempre presente anche quando gira il mondo
- Andrea, dalla gentilezza e positività contagiose
- Alì, impegnatissimo oltre che sul lavoro anche ad imparare sempre più lingua e cultura italiane
- Francesco che tra una sessione in palestra e l’altra si ricorda anche di lavorare
- …e naturalmente Luigi, primo coworker e presidente onorario del secondo piano!